Visitare Brindisi è un gustoso ed affascinante viaggio tra le diverse culture che per secoli qui hanno convissuto. Ognuna delle quali ha lasciato traccia del proprio passaggio rendendo unica la storia della città. 

Brindisi è un’antichissima città sede di uno dei porti naturali più grandi del Mediterraneo. Antico crocevia di popoli e culture, naturale punto di incontro tra Oriente ed Occidente. Con la sua bellezza ha ispirato migliaia di viaggiatori di ogni epoca. La storia dell’antica Brindisium infatti, è stata fortemente influenzata dalla posizione strategica del suo porto naturale. Una morfologia che ricorda la testa di un cervo: una caratteristica unica che lo ha reso inespugnabile per secoli. 
Visitare Brindisi e passeggiare tra le stradine del centro storico sarà come tornare all’epoca in cui questi luoghi sono stati crocevia di civiltà e genti. Brindisi infatti, ha rappresentato il punto di riferimento dei pellegrinaggi verso la Terra Santa e gli scambi commerciali che coinvolsero tutto l’oriente. Iconica è la scalinata Virgilio dedicata al poeta latino che vi stanziò di ritorno dall’oriente. 

Brindisi è chiamata “La Porta d’Oriente” e questa è la guida completa per scoprire e conoscere il patrimonio artistico e architettonico che riflette a pieno la sua storia millenaria. 

Se ti affascinano questi luoghi, puoi visitare Brindisi con uno dei nostri tour in Puglia:

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Cosa vedere a Brindisi

Perché non decidere di trascorrere una giornata spensierata per scoprire le bellezze di questa affascinante città affacciata sull'Adriatico ma tesa ad oriente. 
Se vuoi trascorrere una giornata a visitare Brindisi, abbiamo preparato una lista con le cose da vedere e visitare in serenità:

  • Basilica della Visitazione
  • San Giovanni al Sepolcro
  • Castello Alfonsino
  • Chiesa di San Benedetto
  • Chiesa di Santa Maria del Casale

E ora partiamo insieme alla scoperta dei luoghi più identitari di Brindisi! 

Basilica della Visitazione

Una guida della città che ti permetta di visitare Brindisi e i luoghi più iconici non può che partire dalla bellissima Cattedrale. Consacrata da Papa Umberto I nel 1089, e poi completata nel 1143 seguendo i canoni dell’architettura romanica, rappresenta una tappa fondamentale nella storia medievale del Vecchio Continente.
Nel 1191 infatti, Ruggero - figlio di Tancredi - vi fu incoronato re di Sicilia.
Si narra inoltre, che i crociati si unirono in preghiera proprio qui, prima di dirigersi verso la Terra Santa. 
Purtroppo ben poco rimane della struttura originale andata distrutta dopo il terremoto che colpì la città il 20 febbraio 1743. Della chiesa romanica infatti, oggi si può ammirare la planimetria a tre navate ed altri espedienti architettonici. 

San Giovanni al Sepolcro

Il monumento è stato edificato dall’ordine cavalleresco dei Canonici Regolari del Santo Sepolcro prima del 1128. La chiesa attraversò un periodo di abbandono e degrado fino a quando nel 1868 divenne di proprietà del comune.
Esso rappresenta lo stretto legame tra Brindisi e la Terra Santa durante il periodo delle crociate. L’edificio venne infatti realizzato per essere la copia della Rotonda del Santo Sepolcro a Gerusalemme. L’intento era quello di lasciare un ricordo a chi tornava a Brindisi dopo aver fatto il pellegrinaggio e dare la possibilità di vedere di persona i luoghi santi.
La struttura ha pianta circolare tagliata ad est da una parete rettilinea. Le otto colonne dell’anello centrale sono collegata alle pareti perimetrali da archi a tutto sesto. 
I dipinti all’interno si riferiscono alla tradizione bizantina a cui sono stati sovrapposti ulteriori decorazioni più moderne. Particolarmente suggestivi sono i graffiti presenti sia all’interno sia all’esterno. Essi raccontano del passaggio di pellegrini, cavalieri e semplici uomini che hanno voluto lasciare una traccia indelebile sulle pareti di questo edificio che oggi come allora trasmette forti emozioni.

Castello Alfonsino 

Il Castello Alfonsino ha rappresentato per anni un baluardo difensivo per tutto l’occidente in contrasto all’espansionismo ottomano. Nel 1481, mentre le flotte turche sferragliavano Otranto, Ferrante d’Aragona prese la decisione di costruire una fortezza a guardia del porto di Brindisi. 4 anni più tardi, il figlio di Ferrante, Alfonso, trasformò il torrione in un vero e proprio castello considerato già all’epoca un vero capolavoro dell’architettura di difesa.
Alla seconda metà del 500 risale invece la costruzione del Forte a mare, come veniva indicato già in quel periodo per distinguerlo dal castello di terra. 

Chiesa di San Benedetto

La Chiesa di San Benedetto fu eretta tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo quando la città e gran parte del meridione, si trovava sotto il dominio normanno.
Della costruzione originaria si conservano il chiostro ed il campanile, mentre il convento antistante è stato oggetto di restauro nel XVIII secolo. 
L’imponente struttura è un tipico esempio di arte romanica seppur l’aspetto odierno è completamente differente da quello originario. La facciata infatti non è più visibile e il portale fu smontato e ricostruito sulla parete laterali dove è visibile ancora oggi. 
Tutto il perimetro esterno è composto da una sequenza di arcate cieche che inquadrano finestre monofore decorate con pietra bianca e carparo dorato.
L’antico portale dell’XI secolo finemente decorato d'intrecci viminei e da piccole incisioni.

Chiesa di Santa Maria al Casale

Secondo la tradizione la chiesa fu eretta in stile romano-gotico nel corso del XIII secolo, nel luogo in cui San Francesco d’Assisi si sarebbe raccolto in preghiera al ritorno dal suo pellegrinaggio in Terra Santa.
L’interno ospita un meraviglioso ciclo di preziosi e raffinati affreschi bizantini, alcuni dei quali firmati da Rinaldo da Taranto. Le preziose opere emersero dopo oltre due secoli grazie ad un delicato lavoro di restauro.
Ad aumentare l’aurea di fascino e mistero che avvolge la struttura, si tramanda l’episodio secondo cui nel 1310 Santa Maria del Casale fu teatro del processo per eresia ed idolatria verso i Templari. 


Cosa fare a Brindisi - la proposta di Slow Active Tours

Visitare Brindisi permette di scoprire le meraviglie nascoste tra le viuzze del centro storico, come i quartieri arroccati al porto diventati veri e propri borghi di pescatori. È arrivato il momento di entrare nel vivo dei suoni e degli odori della porta d'Oriente.

  • History Digital Library

    La History Digital Library è una libreria di comunità che si trova nella sede della “Casa del Turista” sul lungomare di Brindisi. Una libreria innovativa concepita come come uno spazio per apprendere e partecipare ad eventi a tema storico.
    L’edifico è diviso in due piani: al primo piano troviamo la Book Experience, un percorso sensoriale volto a stimolare la conoscenza dei materiali e degli strumenti utilizzati prima della comparsa della stampa. Al secondo piano è stata allestita la Community Library dotata di supporti tecnologici e raccolte librarie. 

  • Museo Archeologico Provinciale "F. RIbezzo"

    Punto di riferimento per l’archeologia locale per via dei numerosi reperti provenienti dagli scavi cittadini. Al suo interno ospita elementi di prestigio e unicità internazionali come il Portico dei cavalieri templari che funge da ingresso al museo stesso. La nuova sede, inaugurata nei primi mesi del 2009, si sviluppa attraverso un percorso che si snoda su due piani che permettono al visitatore di scoprire le civiltà che si sono susseguite nell’occupazione del territorio, dalla preistoria sino al periodo romano.

  • Area Archeologica di San Pietro degli Schiavoni

    L’area di età romana, affiorata tra il 1964 e il 1966, prende il nome dalla Chiesa di San Pietro di cui non resta traccia e dagli Schiavoni, il popolo che ha abitato la zona a partire dal Cinquecento insieme a greci ed albanesi.
    Come spesso accade, i ritrovamenti avvennero casualmente, nel corso di un abbattimento di abitazioni. Ciò riportò alla luce un’area di circa 4800 metri quadri, una parte visibile al di sotto del Nuovo Teatro Comunale. L’intera area ha la caratteristica di essere attraversata da una strada in basolato, cardine dell’impianto urbanistico della Brindisi di età romana. Altro elemento importante, è la struttura termale di età tardo imperiale caratterizzata da più vani riscaldati e un ambiente con pavimento in marmo.

  • Palazzina del Belvedere - Collezione Archeologica S. Faldetta

    Prende il nome dalla splendida terrazza che si affaccia sul lungomare di Brindisi e conserva importanti testimonianze archeologiche provenienti da tutto il territorio pugliese. Tra cui diverse varietà di ceramiche di produzione messapica, micenea, corinzia, attica. La collezione annovera inoltre, diversi esemplari dalle caratteristiche uniche, come un cratere a campana di provenienza protoapula del IV secolo a.C che il prof. Arthur Trendall attribuisce al Pittore di Tarporley. 

  • Trekking sulla Via Ellenica

    Slow Active Tours propone un emozionante ed intrigante viaggio a piedi per scoprire le bellezze nascoste della Puglia dall'entroterra alla coste dell'Adriatico. 

Sagre e feste popolari a Brindisi

Visitare Brindisi è l'occasione per conoscere e prendere parte alla numerose sagre e feste popolari che arricchiscono il folklore di questa regione. La Processione del cavallo parato si svolge a Giugno in occasione del Corpus Domini. In quell’occasione il vescovo della città porta in processione l’Eucarestia per le vie del centro storico in sella ad un cavallo bianco “parato”. Secondo una leggenda, il re di Francia Luigi IX fu fatto prigioniero in Egitto durante una battaglia nel 1250. Lasciata l’Eucarestia in pegno, raggiunse Brindisi dove Federico II fece coniare il denaro necessario a liberarlo. Tornato in Egitto, il re di Francia fu liberato dal Saladino il quale restituì al monarca anche l’Eucarestia in segno di riconoscenza.  Di ritorno dall’Egitto, Luigi IX fu colpito da una tempesta e fu costretto a fermarsi a pochi chilometri a sud di Brindisi, a quel punto l’anziano vescovo Pietro lo raggiunse su un cavallo bianco portando l’Eucarestia in città.
La festa patronale di Brindisi si svolge dall’ultima domenica di agosto ai primi giorni di settembre. Per l’occasione le tipiche bancarelle di artigianato e di gastronomia arricchiscono le vie del corso sullo sfondo dello spettacolo delle luminarie. 
Da non perdere è senza dubbio la processione in mare delle statue di S.Lorenzo e S. Teodoro, patroni della città, che vengono trasportate a bordo di un’imbarcazione tra il Castello Alfonsino e la banchina del centro.
La processione in mare vuole ricordare l’arrivo miracoloso delle spoglie di San Teodoro a Brindisi. Si racconta infatti, che nel 1210 alcuni marinai veneziani furono costretti ad affidare le spoglie del santo ad un’imbarcazione senza timoniere perché inseguiti da navi nemiche. Le spoglie di San Teodoro raggiunsero le coste della città, spinte dalla corrente,  dove furono accolte e venerate come segno di riconoscenza verso la volontà del santo di fornire la propria protezione ai brindisini.
Il Palio dell’Arca è una competizione tra piccole barche da pesca, in dialetto schifarieddi, che ricordano molto quelle che accompagnarono l’ingresso in porto delle spoglie di San Teodoro. 

Piatti Tipici di Brindisi

La cucina brindisina è schietta e verace, un perfetto mix tra terra e mare che non può mancare nella lista delle cosa da fare per visitare Brindisi.
La pasta fresca rigorosamente fatta a mano, è senza dubbio la regina della cucina tipica pugliese, e brindisina a maggior ragione.
Una bontà da gustare sono gli strascicati fatti a mano, conditi semplicemente con salsa di pomodoro e cacio ricotta.
Il carciofo brindisino, protetto dal marchio di qualità igp, è un ingrediente fondamentale di molte ricette tipiche del territorio. Il suo inconfondibile aspetto violacelo e senza spine lo fa l’ingrediente speciale di una ricetta deliziosa. Stiamo parlando dei carciofi ripieni, una ricetta semplice e veloce, dall’origine povera ma dal gusto raffinato che esalta la bontà del prodotto. 
Dopo aver sbollentato il carciofo infatti, si aggiunge un impasto morbido e consistente fatto di pane, formaggio grattugiato, uovo, olio e aromi, e si lascia terminare la cottura.
Il purè di fave è un altro piatto tipico dalla tradizione antichissima. Basti pensare infatti che in dialetto questo piatto è conosciuto come ncapriata un adattamento latino di caporidia che a sua volta derivava dal greco kapyridia, con cui si indicava la polenta fatta con il grano pestato. In alcune zone della Puglia si accompagnano le fave con i frutti di mare, con le melanzane o i cipollati selvatici. Nel brindisino invece, vengono gustate insieme alle cicorie in un incrocio fra la dolcezza delle fave e le note amarognole della cicoria. 

Mangiare e Bere a Brindisi 

Ecco alcune proposte del territorio:

Cascipò in Via S. Benedetto, 45. Ristorante tradizionale, elegante con deliziosa cucina a base di pesce a pochi passi dal porto e dal duomo di Brindisi.
La Locanda del Porto in via Montenegro, 20. Location suggestiva sulla strada con uno scorcio sul mare di Brindisi. Consigliato l'antipasto con 10 portate tipiche, molto buone!
Vinoteca Numero Primo - Viale Regina Margherita, 46. Ottima vineria che si affaccia sl porto di Brindisi. Si può mangiare anche all'esterno. Propone dell'ottimo vino e degli ottimi alimenti.

Quindi cosa aspettate? Zaino in spalla e si parte!