La città attraversò un lungo periodo di tirannia fino a quando nel 262 a.C. venne occupata dai romani e da quel momento in poi seguì le stesse sorti della Sicilia.
Su proposta dello scrittore Andrea Camilleri, dal 2016 il centro storico di Agrigento ha preso ufficialmente ad essere indicato con l’antico nome normanno della città: Girgenti. Il centro storio di Agrigento si sviluppa sulla collina della città antica, dove sono ben visibili le testimonianze dell’arte arabo-normanna.
Se ti affascinano questi luoghi, puoi visitare Agrigento con uno dei nostri tour in Sicilia:
⇒Magna Via Francigena: a piedi da Palermo ad Agrigento
Cosa vedere ad Agrigento
Agrigento è considerato a pieno titolo un museo a cielo aperto di straordinaria bellezza.
Perché non decidere di trascorrere una giornata spensierata per scoprire le bellezze di questo affascinante borgo della Sicilia?
Se vuoi trascorrere una giornata ad Agrigento, abbiamo preparato una lista con le cose da vedere e visitare in serenità:
- Cattedrale di San Gerlando
- Chiesa di Santa Maria dei Greci
- Palazzo Steri
- La Valle dei Templi
E ora partiamo insieme alla scoperta dei luoghi più identitari di Agrigento!
Cattedrale di San Gerlando
La struttura a croce latina, composta da tre navate separate da pregevoli archi ogivali, è il frutto di nove secoli di trasformazioni in cui si sovrappongono oltre a allo stile normanno anche quel gusto gotico-chiaramontano tipico siciliano. L’edificio originario infatti era costruito in stile arabo-normanno per volere del Vescovo di Agrigento San Gerlando di Bresançon a cui il Duomo è intitolato. Nel XIV secolo i Chiaramonte, la famiglia che governava Agrigento, fecero ricostruire il Duomo donando alla struttura l’aspetto attuale.
Nella navata destra è conservata l’urna di San Gerlando che viene portata solennemente in processione in onore del Santo Patrono.
Chiesa di Santa Maria dei Greci
La Chiesa, costruita tra il XII e XIV secolo, sorge sui resti di un tempio dorico del V secolo, in un’area corrispondente all’acropoli dell’antica Akragas. Sulla facciata, nel complesso molto semplice, spicca un elegante portale gotico decorato da un fregio a bassorilievo. Al suo interno sono apprezzabili interamente soltanto due esempi di un ciclo di affreschi risalenti al Trecento. Mentre una serie di pannelli trasparenti posti sul pavimento, rendono visibili i resti delle fondamenta dell’antico tempio. La Chiesa inoltre, è così chiamata perché veniva frequentata da una comunità di religiosi greci per il compimento di riti ortodossi.
Palazzo Steri
Il Palazzo risalente al Trecento, fu sede dei Chiaramonte, la famiglia venuta in Italia a seguito dei Normanni che dominava sul feudo di Agrigento. Fin dal XVII secolo la struttura originale del Palazzo ha subito rimaneggiamenti, aggiunte e trasformazioni che hanno da sempre reso difficile una sua corrispondenza da parte della comunità come simbolo identitaria.
Certo è che Manfredi Chiaramonte intento ad edificare l’omonimo palazzo Steri a Palermo, ottenne dal Vescovo di Agrigento un possedimento a nord della città nelle vicinanze della Cattedrale dove sorge il Palazzo Steri.
Valle dei Templi
Custodi della loro stessa unicità i templi di Agrigento attirano ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. Oggi come allora la loro imponenza e maestosità si fonde perfettamente con il territorio circostante diventandone parte integrante. Una passeggiata nella Valle dei Templi è come ritrovarsi nella straordinaria grandezza dell’antica Grecia. Il Tempio della Concordia è forse l’edificio più conosciuto e fotografato dell’intera Valle e di tutta l’antichità greca. Il tempio, databile intorno alla metà del V secolo a.C., presenta un colonnato dorico con quasi tutti gli elementi decorativi della trabeazione ancora conservati. Poco rimane degli altri templi che compongono la valle, ma essi bastano per intuire la loro grandezza di cui potevano godere i visitatori di quasi 2 mila anni fa. Come nel caso del Tempio di Zeus di cui oggi restano soltanto pochi elementi ma che all’epoca della sua costruzione poggiava su colonne alte quasi 20 metri. Per avere ancora di più un’idea è possibile ammirare uno dei telamoni di 7 metri che adornavano il tempio.
Cosa fare ad Agrigento - la proposta di Slow Active Tours
Una volta scoperte le meraviglie nascoste tra le viuzze di Agrigento, è arrivato il momento di entrare nel vivo dei suoni e degli odori di questo antichissimo borgo.
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Museo Archeologico Regionale "Pietro Grifo"
Il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” è uno dei più importanti d’Italia. Al suo interno infatti, sono conservati 5688 reperti rinvenuti sia nel territorio agrigentino - come la statua di Efebo - sia in tutto il mondo antico.
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La Scala dei Turchi
La Scala dei Turchi sorge a pochi chilometri da Agrigento ed è indubbiamente una delle mete più affascinanti della zona, una spettacolare sinergia tra gli elementi della natura che ne hanno forgiato la forma. Si tratta di una falesia levigata dall’incedere del vento e del mare, dalla forma ondulata e irregolare e dalle forme dolci e rotondeggianti. Il caratteristico colore bianco puro derivato dalla presenza di un particolare tipo di minerali.
Il nome deriverebbe dall’azione dei pirati Saraceni che nel corso del ‘500 utilizzavano la formazione rocciosa per approdare con le tipiche imbarcazioni. La parete infatti, dalla caratteristica forma a gradoni, da qui il nome scala, facilitava l’attracco in un punto che molta probabilità era poco controllato dagli abitanti del luogo. -
Magna Via Francigena: a piedi da Palermo ad Agrigento
Slow Active Tours propone un emozionante ed intrigante viaggio a piedi per scoprire le bellezze nascoste della Sicilia da nord a sud, dal Mar Tirreno al Mar Mediterraneo.
Sagre e feste popolari ad Agrigento
Uno degli eventi più attesi e affascinanti di Agrigento e della Valle dei Templi, è sicuramente il Festival del Mandorlo in Fiore. Questa celebrazione è dedicata alla bellezza dei fiori di mandorlo e al senso di stupore che generano quando iniziano a sbocciare nei primi giorni di febbraio, quando un’esplosione di petali bianchi e rosa trasforma il panorama agrigentino in un paesaggio da favola. Con l'occasione Agrigento diventa così crogiolo di etnie e popoli diversi: ogni anno infatti, molti gruppi folk provenienti da ogni parte del mondo si ritrovano qui indossando gli abiti tradizionali in un abbraccio che coinvolge tutta la Sicilia.
Piatti Tipici di Agrigento
La cucina tradizionale di Agrigento rispecchia l'anima costiera della città e si abbina perfettamente al suo paesaggio montano. Molto utilizzati sono i legumi, il macco di fave ad esempio è un piatto povero di origine contadina, che era solito essere servito ai lavoratori alla fine di ogni raccolto. La lunga cottura delle fave conferisce al piatto una perfetta cremosità che lo rende un piatto molto adattabile.
I cavatelli al cartoccio sono uno dei piatti realizzati con uno degli ingredienti tipici siciliani: le melanzane, ed è immancabile in un prato domenicale.
Per gli amanti del pesce la minestra i Sicci è l'ideale! L'ingrediente principale sono le seppie, solitamente accompagnate poi dai piselli freschi.
Mangiare e Bere ad Agrigento
Ecco alcune proposte del territorio:
Concordia in Via Porcello, 8. Piccolo ristorante alla mano con piatti tradizionali e personale simpatico e attento. Gli ambienti sono ristretti ma accoglienti perché arredati come se fosse una trattoria.
Ristorante Sal8 in Via Cesare Battisti, 8. Delizioso ristorante nel centro di Agrigento, vicino a Via Atenea, specializzato in piatti di pesce. Qualche consiglio? Da non perdere gli antipasti di mare, sia crudi sia cotti, nonché gli spaghettoni con gamberi rossi e pistacchi.
Pititto Ristorante in Piazzetta Vadalà, 2. Ristorante al centro di Agrigento in un’accogliente piazzetta. Ristorante di cucina prevalentemente a base di pesce ma che ha vasta scelta di primi e secondi a base di carni.
Quindi cosa aspettate? Zaino in spalla e si parte!