Trekking sul Cammino di San Nilo
CampaniaDifficoltà percorso:Cosa ti aspetta?
Nel cuore dell’entroterra campano, al confine con la Basilicata, è custodito uno scrigno naturale ricco di storia, tradizioni e spiritualità: il Cilento, che con i suoi sapori inconfondibili farà da sfondo a questo insolito Cammino che ricalca le orme di San Nilo da Rossano. Sarà questa un’ottima occasione per ripercorrere quegli antichi sentieri attraverso i quali monaci italo-greci hanno lasciato delle importantissime testimonianze storico artistiche.
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Le incantevoli cascate Capelli di Venere
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Oasi Wwf Grotte del Bussento: uno scrigno naturale
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L’Abbazia di Santa Cecilia e la sua atmosfera mistica
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Il Monte Gelbison: una terrazza sul Cilento
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Tra storia e tradizioni: il Parco Nazionale del Cilento
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Antichi sapori: il pane di Casaletto e i fagioli bianchi della regina
Itinerario
Benvenuti a Sapri
Benvenuti a Sapri: crocevia di popoli, culture e tradizioni. Alle vostre spalle il Golfo di Policastro che con le sue alture ricche di natura rigogliosa, offre generosamente un panorama unico alle insenature che lo abbracciano. Di fronte a noi invece, il Cammino di San Nilo.
Preparate gli scarponi! si parte per una splendida avventura nel Parco Nazionale del Cilento.
Da Oasi di Venere a Morigerati
11 km, +520m, -620m
Dopo una gustosa colazione a base di prodotti locali, siete pronti per dare il via a questo incredibile Cammino. Con un transfer privato raggiungete le incantevoli cascate Capelli di Venere, il cui nome deriva da un particolare tipo di felce che qui cresce florido: uno scrigno di pace e natura in cui scorrono le acque del Rio Bussentino.
La prima tappa è una delle più spettacolari del Cammino. Attraversando suggestivi scorci costeggiate l’antico abitato di Casaletto Spartano dove potete assaporare il pane casereccio magari accompagnato dal delizioso prosciutto casalettano. Prima di arrivare a Morigerati, noto per l’Oasi Wwf Grotte del Bussento che custodisce al suo interno uno spettacolare fenomeno carsico, attraverserete il grazioso borgo di Tortorella ed il suo fantastico Bosco del Farneto per una rilassante passeggiata tra lecci, cerri e il manto di foglie secche. Nella stagione autunnale il bosco si arricchisce di una grande varietà di funghi e di ciclamini che contribuiscono a rendere l'esperienza ancora più magica.
Siete finalmente nel cuore del Parco del Cilento: qui si respira la storia di questa terra di cui gli artigiani e i contadini locali ne sono i custodi.
Da Morigerati a Caselle in Pittari
10km, +500m, -350m
La seconda tappa vi porta sempre di più nel vivo della storia millenaria di questi luoghi di natura incontaminata.
Una dolce discesa vi allontana dall’oasi Grotte del Bussento prima di risalire il suggestivo e spettacolare Monte Pittari: da qui è possibile godere di una vista privilegiata su tutta la valle, con l'emozionante Eremo di San Michele a far da cornice al vostro cammino. Incastonato nella roccia, il Santuario è costituito da due distinte grotte poste sulla parete rocciosa del monte. Le sorprese per oggi non sono ancora finite, e l’arrivo a Caselle in Pittari vi regala un borgo dalle antiche tradizioni artigiane come dimostra l’affetto dei casellesi per il Palio del Grano, un evento attesissimo nel quale i saperi tradizionali si riaffermano con orgoglio all’interno della comunità. Particolarità di Caselle è la presenza del secondo fiume sotterraneo d’Italia che si riversa insieme all’omonimo fiume nell’inghiottitoio del Bussento, dando vita ad un sistema di grotte e cavità carsiche che ogni anno raccoglie centinaia di appassionati provenienti da ogni parte del mondo.
Da Caselle in Pittari a Rofrano
17km, +510m, -490m
Quest'oggi ripercorrete quasi interamente il tragitto che gli antichi pellegrini seguivano per raggiungere il monte sacro Mariano del Cilento: il Monte Gelbison. Questa tappa è tra le più lunghe ma allo stesso tempo affascinanti e suggestive dell’intero percorso. Dalla cima della Montagna Sacra, attraversando con lo sguardo la fitta e incantevole vegetazione, è possibile intravedere l’imponente profilo di Stromboli che svetta dall’arcipelago delle Isole Eolie, per accompagnare poi l'osservatore ad un panorama che spazia a 360° da nord a sud.
Grandi distese di campi di grano vi introducono a Rofrano anticipando molto della tradizione che si respira da queste parti, dove la produzione del pane è un rito sacro che è rimasto tale col passare degli anni. Ancora oggi i panifici locali inebriano i sensi con il delicato profumo del pane casereccio finemente cotto a legna.
Da Rofrano a Montano Antilia
12 km, +580m, - 320m
Tappa che conduce nel basso Cilento: qui vi consigliamo di assaporare la lentezza di questi luoghi e la bellezza delle coltivazioni sparse che raccontano le origini rurali di questo territorio. I castagni intorno a voi colorano e profumano le campagne in autunno.
Arrivando a Montano Antilia non potrete fare a meno di notare i fagioli bianchi della regina che seccano al sole. L’origine del nome pare derivi dal fatto che questo fagiolo un tempo regnasse nelle tavole dei contadini nelle occasioni importanti, tanto da essere definito la "carne dei poveri", e da qui l’appellativo regina. Consigliamo di visitare la bellissima Scala Santa, una piccola cappella costruita nella zona più alta dell'abitato, nei pressi della chiesa di San Sebastiano da dove partivano anticamente i pellegrinaggi verso il Monte Sacro di Novi Velia.
Pernottamento nella suggestiva Montano Antilia.
Da Montano Antilia a San Nazario
17km, +400m, -730m
L'itinerario odierno si conclude alle pendici dell’antico luogo dove sorse l'Abbazia di San Nazario di Centola, in cui San Nilo da Rossano fu accolto per ricevere il rito sacro della tonsura che segna l’ingresso nello stato clericale.
Completamente immersi nella rigogliosa macchia mediterranea attraverserete solo due abitati dalle suggestive tradizioni e luoghi di culto, antiche testimonianze di un passato ancora poco conosciuto. Come l’Abbazia di Santa Cecilia Eremita, facente parte di un antico raggruppamento di monasteri italo-greci. Si racconta che proprio in questo luogo, risalente al 1022 circa, i monaci curassero chi ne avesse bisogno attraverso le erbe spontanee di cui avevano una profonda conoscenza.
Questo passaggio, oltre a segnare la parte finale della quinta tappa, rappresenta il momento più spirituale del percorso.
La tappa si conclude nell’incantevole San Nazario, meraviglioso borgo sviluppatosi intorno al suo monastero, adagiato in una vallata circondata da tre grandi colli e percorso dalla fresche acque del suo fiume. Da qui, con un breve trasferimento, raggiungerete il vostro alloggio a San Mauro La Bruca.
Da San Nazario a Palinuro
15km, +320m, -570m
La tappa conclusiva del Cammino di San Nilo vi regala un percorso panoramico con l’arrivo sul Capo Palinuro da cui è possibile ammirare tutta la costa e, idealmente, l’intero tragitto che da Sapri vi ha portati fino a qui. Con le sue spiagge sabbiose e le sue acque cristalline, Palinuro è premiata ogni anno con l'ambita Bandiera Blu. Godetevi un meritato riposo tra le onde del mare cristallino che saprà cullarvi e rigenerarvi dalla fatica fatta.
Fate una nuotata nelle stesse acque che accolsero il leggendario Enea e tuffatevi nella variegata cucina tipica del territorio. Un consiglio? I pizzicotti di marmellata di fichi non vi deluderanno!
Arrivederci Palinuro!
Dopo colazione fine dei servizi.
Siete in una delle località più belle e suggestive del Cilento: d'altronde gli incantevoli scorci di Palinuro hanno rapito gli sguardi dei viaggiatori di ogni epoca, uno su tutti il leggendario Enea. E proprio all'eroe greco è legato questo borgo affacciato sul mare: il mito vuole che Palinuro fosse il nome del nocchiere che condusse Enea e il padre Anchise fuori dalla città di Troia in preda alle fiamme. Un episodio raccontato da Virgilio che i palinuresi rievocano ogni anno ad Agosto.
Variazioni del programma
A causa delle condizioni meteorologiche, di motivi organizzativi, di disposizioni emanate dalle autorità locali, l'itinerario potrebbe subire alcune modifiche prima e/o durante la vacanza. Lungo la strada si possono trovare deviazioni temporanee (ad esempio lavori stradali) che non possono essere previste; in questo caso ogni trekker può decidere autonomamente come affrontare questi tratti.
Il viaggio include
Incluso
- 7 pernottamenti in camera doppia con colazione
- 2 cene (bevande escluse)
- Transfer privato del giorno 2
- Descrizione dettagliata dell’itinerario e mappe
- Travel App (mappe, tracce, info itinerario)
- Credenziali del Pellegrino
- Trasporto bagagli
- Assistenza telefonica 8:00-20:00
- Assicurazione medico-bagaglio
Non incluso
- Viaggio a/r
- Trasporti pubblici
- Pasti e bevande
- Ingressi e mance
- Tassa di soggiorno
- Quanto non indicato in “Incluso”
Periodo e prezzi
Supplementi
Informazioni Pratiche
L’itinerario è totalmente segnalato ma richiede particolare attenzione in alcuni punti per non perdere il sentiero.
Pernottamenti in B&B e hotel 3* selezionati e centrali.
Tutte le stanze hanno il bagno in camera.
- 1 notte a Sapri
- 1 notte a Morigerati
- 1 notte a Caselle in Pittari
- 1 notte a Rofrano
- 1 notte a Montano Antilla
- 1 notte a San Nazario
- 1 notte a Palinuro
7 colazioni incluse.
→ Ci occuperemo del trasporto dei vostri bagagli.
Per tutta la durata del tour potete contattare i nostri numeri di assistenza.
Alcuni giorni prima della partenza riceverete:
- Lista Servizi (con le istruzioni per utilizzare la Travel App);
- Assicurazione medico-bagaglio.
Al vostro arrivo, richiedete in reception l'infopack con:
- Lista Servizi aggiornata;
- Etichette bagagli da applicare alle vostre valigie;
- Descrizione dettagliata dell’itinerario e mappe;
- Credenziali del pellegrino.
Come arrivare
Sapri è facilmente raggiungibile in treno, in bus, in macchina e in aereo.
IN TRENO. Il punto di partenza del Cammino può essere raggiunto con il treno regionale della linea Napoli - Salerno. Esclusivamente nel periodo estivo, Sapri è raggiungibile da Milano in poco più di 5 ore attraverso l'alta velocità. Maggiori informazioni su www.trenitalia.com e www.italotreno.it
IN AEREO. Gli aeroporti più vicini a Sapri sono quelli di Salerno e Napoli.
IN AUTO. Sapri è raggiungibile in auto percorrendo la S.S. 18 Napoli-Reggio Calabria o l'Autostrada A2 prendendo l'uscita Padula/Buonabitacolo. Google.maps.com può essere d’aiuto.
→ Se siete in macchina potete decidere di andare direttamente a Palinuro e lasciare la vostra auto all'interno del parcheggio gratuito dell'Hotel La Conchiglia, previa prenotazione, e raggiungere Sapri con i mezzi pubblici.
Ritorno a Sapri
Da Palinuro, destinazione finale del Cammino di San Nilo, è possibile raggiungere Sapri in treno. Sono due le stazioni di riferimento: la stazione Pisciotta-Palinuro, distante 8 km dal centro di Palinuro, è collegata con i treni regionali di Trenitalia, la stazione Centola/Palinuro/Marina di Camerota, distante 12 km dal centro, è collegata con Milano, solo nel periodo estivo, dal servizio di alta velocità. Dalla stazione di Pisciotta invece, è attivo il collegamento con il centro di Palinuro fornito da Autolinee Infante.
→ Se preferite viaggiare in totale comodità, potete prenotare un transfer privato nei giorni di arrivo e partenza.